Pompe sommergibili - Idrosai s.a.s.

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Pompe sommergibili

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Panoramica pompe sommergibili

GENERALE: gli impianti per il sollevamento di acque in locali posti sotto il livello di fognatura si dividono in due fattispecie a seconda della tipologia di acque da movimentare:

Acque nere: si intendono tutte quelle acque che possono contenere residui solidi sia di provenienza umana (WC, Lavandini, scarichi di lavatrici, cucine ecc) sia di provenienza meteorica che durante il loro percorso possono raccogliere residui solidi (foglie, legno sassi, ecc)
Acque chiare: si intendono le acque di risorgiva necessariamente pulite non contenenti solidi

POMPE ACQUE NERE E CARICHE

Esistono 3 tipologie di pompe:

  1. pompe con girante arretrata tipo Vortex: la girante è staccata dal piano di rasamento del corpo pompa, significa che tutti i residui solidi passano per il canale che si forma tra girante e la bocca d’aspirazione, il diametro del canale aumenta all’aumentare della taglia della pompa. Si minimizzano i fenomeni d’intasamento o di bloccaggio della girante
  2. pompe con girante monocanale o bicanale: la girante dotata di bocca radiale è innestata sul piano di rasamento, l’ampiezza della bocca è più grande all’aumentare della taglia della pompa. Si utilizzano quando i dislivelli da superare per giungere agli scarichi sono notevoli. In presenza di solidi e filamenti hanno una tendenza a bloccarsi superiore alle pompe vortex
  3. pompe con girante trituratrice: la girante dotata di “coltelli” insiste sul piano di rasamento triturando gli eventuali elementi solidi e filamentosi. Non tollera solidi non tagliabili (es: sassi),si usano in situazioni molto particolari quando esistono grandi dislivelli e tubazioni di diametri modesti. Hanno tendenza ad intasarsi maggiore delle altre tipologie con conseguenti grandi difficoltà nelle ripartenze

Nella movimentazione di acque nere è sempre preferibile l’utilizzo di pompe a girate arretrata VORTEX.

Le pompe devono essere di numero uguale o superiore a due al fine di minimizzare i rischi d’allagamento.

Le pompe a girante arretrata o a girante monocanale si dividono in due categorie:


KSB Amarex 1400 giri girante Vortex

a) Pompe con motore a 1400 giri
b) Pompe con motore a 2800 giri
a) Pompe a 1400 giri: tipologia che si utilizza quando le acque nere da movimentare sono una grande quantità con arrivo continuo, nel corso della giornata, Il caso più frequente è quando l’intero edificio o una buona parte di esso scarica i residui nella fossa. Tutte le pompe a 1400 giri sono di costruzione più robusta e previste per servizio continuo. Garantiscono il massimo possibile di affidabilità
KSB Amarex 1400 giri girante Vortex
b) Pompe a 2800 giri: tipologia che si utilizza per le acque meteoriche e per un numero limitato di servizi igienici. Sono utilizzate quando si verificano, importanti arrivi d’acqua meteorica, ma che sono, per definizione saltuari
KSB Ama Porter 2800 giri girante Vortex
IMPIANTO POMPE SOMMERSE acque nere

  • Principio generale: le pompe sono pensate e costruite per pompare liquidi e materiali spappolabili, non tollerano residui filamentosi, plastici, stracci, sassi, sabbia ecc…, é possibile ALLONTANARE l’eventualità di un bloccaggio e intasamento delle pompe mediante accorgimenti particolari: non scaricando materiali non congruenti con le pompe; costruendo fosse con setto divisorio; installando due o più pompe con giranti aventi grandi passaggi, con giranti disegnate in modo tale da evitare al massimo l’avviluppamento di corpi filamentosi; tenute meccaniche con facce di rasamento in metallo duro; utilizzando galleggianti ad alta sensibilità; procedendo a periodiche pulizie della fossa mediante l’intervento degli auto spurghi.

  • Materiali componenti l’impianto: un impianto di pompe sommerse è composto dalla fossa, da due o più pompe, da un quadro di comando, dalle valvole di non ritorno, dai galleggianti di comando e dalle tubazioni di scarico.

  • Principio generale: al fine di evitare il più possibile di incorrere nelle restrittiva normativa relativa agli “SPAZI CONFINATI”, gli impianti in fossa devono essere progettati in modo da operare sulla apparecchiature sempre dall’esterno.

  • Fossa: la fossa dove sono alloggiate le pompe che ricevono liquidi carichi dovrebbe essere dotata di SETTO divisorio, dove i liquidi arrivando nella prima camera della fossa giungono alla seconda camera della fossa, dove sono alloggiate le pompe, per tracimazione. In questo modo i residui più pesanti rimangono tendenzialmente nella prima camera senza giungere alle pompe. Le fosse devono essere comunque periodicamente ispezionate e pulite.

  • Pompe: le pompe devono, laddove è possibile, essere installate mediante utilizzo di “PIEDI D’ACCOPPIAMENTO” che consentono l’estrazione rapida delle pompe senza muovere la tubazione. Laddove non fosse possibile dovranno essere facilmente accessibili sulla tubazione di mandata i giunti di stacco.

  • Quadro di comando: la logica del quadro di comando deve prevedere l’alternanza delle pompe, il funzionamento in cascata (una pompa in aiuto all’altra) e la possibilità di funzionamento della pompa residua quando l’altra entra, per qualsiasi motivo, in Blocco.

La tensione d’alimentazione dei motori consigliata è 400v trifase.
  • Galleggianti di comando: nelle fosse contenenti liquami, e residui di cucina (grassi e detersivi) è necessario utilizzare galleggianti ad alta sensibilità, dal momento che i grassi tendono a galleggiare e ha formare delle croste che imprigionano i galleggianti. In questo caso le fosse devono subire un intervento più frequente di pulizia mediante autospurghi
galleggiante alta sensibilità
  • Valvole di non ritorno: negli impianti dove le due tubazioni di uscita delle pompe si uniscono in una sola o dove le linee di mandata, pur viaggiando separate fino allo scarico, hanno una lunghezza notevole tale che l’acqua di ritorno genera un innalzamento del livello di fossa da causare una ripartenza delle pompe, oppure si sa che in alcune condizione la fogna centrale può rifiutare l’immissione, si devono utilizzare valvole di non ritorno. Le valvole consigliate sono quelle con movimento a PALLA, dove la sfera, in fase di chiusura, genera un’autopulizia della sede e sono facilmente ispezionabili e pulibili.
Valvola di non ritorno a palla ispezionabile
  • Tubazioni di scarico: le tubazioni di scarico devono essere di misura adeguata alla quantità di liquido che si deve estrarre. Risulterà inutile installare pompe con alte portate se la tubazione non è in grado di smaltirle.
  • Principio generale: gli impianti di pompe sommerse che movimentano liquidi fognari NON possono essere abbandonati ma devono essere sottoposti a controlli periodici, come periodici saranno gli interventi degli auto spurghi.


IMPIANTO POMPE SOMMERSE acque chiare

Si intendono acque chiare quelle acque che non contengono residui, principalmente acque di risalita o di falda. In questo caso è possibile l’utilizzo di pompe con girante a rasamento.

  • Girante a rasamento: la girante insiste sul piano del corpo pompa non tollera solidi in sospensione.

  • Principio generale: quando si pompano acque di falda NON si deve cercare di pomparne una quantità maggiore del minimo necessario ad evitare l’allagamento, al fine di non creare una strada favorevole all’arrivo di quantità d’acqua ancora maggiori

  • Fossa: non è necessaria la costruzione di un setto si deve verificare che nella fossa non arrivino sassi e sabbia e sia di ampiezza necessaria al movimento dei galleggianti.
  • Pompe:  le pompe sono normalmente di piccole e medie dimensioni, non necessitano di piedi d’accoppiamento. Il punto di sgancio della tubazione dovrà essere accessibile.

  • Quadro di comando: la logica del quadro di comando deve prevedere l’alternanza delle pompe, il funzionamento in cascata (una pompa in aiuto all’altra) e la possibilità di funzionamento della pompa residua quando l’altra entra, per qualsiasi motivo, in Blocco. La tensione d’alimentazione dei motori consigliata è 400v trifase.

  • Galleggianti: nella movimentazione di acque chiare, vista l’assenza di grassi superficiali possono essere utilizzati galleggianti a media sensibilità.
Calpeda tipo GQR 2800 giri, girante rasamento
  • Valvole di non ritorno: negli impianti dove le due tubazioni di uscita delle pompe si uniscono in una sola o dove le linee di mandata, pur viaggiando separate fino allo scarico, hanno una lunghezza tale che l’acqua di ritorno genera un innalzamento del livello di fossa tale da causare una ripartenza delle pompe, oppure si sa che in alcune condizione la fogna centrale può rifiutare l’immissione, si devono utilizzare valvole di non ritorno. Possono essere utilizzate valvole a battente. (clapet)
galleggiante media sensibilità
  • Tubazioni di scarico: le tubazioni di scarico devono essere di misura adeguata alla quantità di liquido che si deve estrarre. Risulterà inutile installare pompe con alte portate se la tubazione non è in grado di smaltirle.
valvola a clapet
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